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Winter is coming

L'inverno sta arrivando, rateizzato e con veemenza, ma sta arrivando. Come lo so?
Ho ricominciato a starnutire. Liberata dagli starnuti primaverili quella canaglia di Moon è tornata a passi furtivi sulla via del peccato, concedendosi yogurt, gelati e altre cose lattiginose. E' andata bene per un mese finche non è stata scoperta con le mani nel barattolo della marmel[latte] da messer Inverno, che non perdona. Perchè di starnuti ci si può consumare per allergia, per influenza ma pure per arbitrario accanimento della sfiga.

Com'è cambiato il mio modo di mangiare (e il vostro)

Le belle notizie arrivano quando meno te l'aspetti. Questa è una di quelle che potevano arrivare solo dopo mesi dall'apertura del blog, per le tempistiche intrinseche del progetto, ma che non ero sicura sarebbe mai arrivata. Invece eccola lì, piccola e preziosa: lo Zero Diary ha finalmente dato i suoi frutti!


Da quando ho deciso di condividere la mia esperienza in questo diario altre due persone hanno provato a seguire la scia di briciole che ho lasciato e stanno lasciandosi alle spalle l'ingarbugliato intrico della foresta. Siccome mi firmo con un nome in codice (il furbissimo Moon) ne inventerò uno anche per loro mantenendo le iniziali dei loro nomi: Doremì, la mia cantante del cuore, e Bones, una dolcissima ragazza che mi segue, appassionata di teschi. Perchè teschio è bello.

Bye Bye Boobs

Da un po' non scrivevo. Avrei voluto fosse a causa di giulive vacanze, piuttosto che farmi mettere al tappeto da eccessi di richieste estive e produttività, ma lungi da me lamentarmene perché adoro essere impegnata molto più che annoiata, e stare un pochino sotto pressione mi fa lavorare meglio. Il retro della medaglia ovviamente è che quando ho tempo non ho nessuna voglia di rendere a livello pratico le mille idee che partorisco sotto pressione, destinate quindi all'eterno scantinato della mente, con una punta di rammarico.


In questo periodo ho dovuto lottare anche con l'accettazione di un cambiamento fisico non da poco. La scomparsa del seno. Per anni abituata ad avere un davanzale di gerani, di punto in bianco mi sono resa conto che erano rimasti giusto i sottovasi. Anni a credermi una popputa, quando erano solo riserve di grasso, le prime a sparire col calo di peso. Che ragazza fortunata.

Il virus dell'ingrassamento

Oggi è uno di quei giorni in cui penso di essere guarita dal mio rapporto sgangherato col cibo.
Aspetto sempre di stabilizzarmi su un peso e mantenerlo a vita per considerare archiviata la questione, ma tendo a pensare di essere arrivata a un buon punto del percorso.


Parlo di guarire come si trattasse di una malattia, anche se non si tratta di una patologia riconosciuta quella di cui soffrivo, e di cui immagino soffrano tante persone, ma forse non è sbagliato considerarla alla stregua di un'allergia o una influenza cronica.
Come la depressione in forma lieve può essere confusa con momentanei e comuni stati d'animo dovuti a fattori esterni, anche una relazione tormentata col cibo potrebbe considerarsi una versione edulcorata dei disturbi alimentari. So poco nulla di psicologia, e fatico addirittura a distinguerla dalla psichiatria, per cui non mi addentrerò in termini e teorie tortuose con le quali non ho alcuna dimestichezza. Ma lo stato di benessere che provo adesso non è affatto dissimile a quella mattina meravigliosa in cui ci si alza dal letto con la testa leggera e fresca, il naso che non gocciola più e l'assenza di raschio in gola, quel glorioso risveglio in cui non ci si sente più tutte le ossa rotte e si gode della ritrovata salute dopo una settimana di influenza ed emicrania.

Californication

E' successa una cosa strana. Sicuramente c'è una parola tedesca per descriverla.
In tedesco qualsiasi concetto che richieda una lunga descrizione è riassumibile con una sola parola. Lunga quanto cinque italiane, ma comunque un'unica parola. Quella di oggi potrebbe essere deHellistqvellaGnokkaFraulineinmeinSpiegel. Termine che definisce al tempo stesso il fatto che non conosco il tedesco, e la disconnessione momentanea del cervello, nella sezione atta al riconoscimento facciale. Ma non in un momento qualsiasi, nel momento in cui si passa di fronte al proprio riflesso.

Ricominciare a guardarsi

La giornata è iniziata col solito tuffo in internet per svegliarmi e levarmi di dosso le ragnatele del sonno. In tempo per tirare una capocciata sul fondo della piscina. Niente di meglio per cominciare la mattina che una craniata!


Dopo l'opera noiosissima di segretariato [rispondere alle mail, cestinare fascine di pubblicità e far colazione con gattini che rotolano dalle scale, che rallegrano sempre le ore più afose] ecco che mi mandano un video.

Non si parla di grasso, si parla di acne. Al contrario di un sovrappeso importante l'acne è qualcosa che si può mascherare, camuffare, anche nei casi più acuti di solito. Ma è qualcosa che ti porti appresso sempre, se non se ne va con l'età. Qualcosa che sta esattamente dove la gente guarda quando ti parla. Qualcosa che distrae dai tuoi occhi, dal tuo sorriso. Una parte di me vorrebbe equipararla al problema del peso, ma non credo sia possibile.

Compleanno #28

Lunedì. Il mio lunedì. Ma mio mio stavolta perchè ho fatto il giro di boa, che non so a cosa equivalga nei conti altrui (superare i diciotto anni, gli 'anta, vivere più a lungo di Albus Silente, ognuno ha il suo), ma nel mio significava superare l'età che aveva mia madre quando son nata.
L'anno scorso aveva vissuto il doppio esatto di me, mentre da ora questa distanza può solo che accorciarsi, quindi giro di boa. La cosa fondamentale è che, detto ciò, non cambia nulla.

#3 Avanzare cibo / scheda riassuntiva

Un paio di riscontri da chi ha provato la prima regola sono già arrivati, e la cosa mi riempie di gioia. Approfitto dunque di questa mattina di ferie forzate per aggiornare con la terza regola il piccolo compendio del blog.

Ecco la terza, apparentemente bizzarra, regola: Avanzare [cibo]

Nota: cominciare a seguire questa regola solo dopo che si sono utilizzate le precedenti per almeno qualche giorno ciascuna, meglio una settimana, perchè i concetti si applicano meglio se si seguono le regole man mano che le precedenti sono state assimilate un po'.


Allergia al bianco nettare

Lunedì, gioiglorioso lunedì. Citazione non troppo colta di un film scadente, ma insomma c'è Johnny Depp, glielo concediamo.

Tornando alle cose terrene, faccio campo base alla landa dei cibi proibiti.
Come da regola, ci si deve concedere di mangiare quello che si vuole. Ma ciò che si desidera varia da individuo a individuo. Ad esempio io non posso avvicinarmi al peperoncino se non sotto scorta e armata di pistola ad acqua, perchè anche se mi piacerebbe mangiare piccante, oltre la soglia della puntura di zanzara la mia lingua non regge.


L'unico alimento che cerco di evitare, non per questioni di gusto, è il latte. Si da il caso che l'intero Alto Adige un tempo riusciva a produrre a malapena un quantitativo di latte sufficiente a soddisfare la mia bramosia di bianco nettare. Avrei continuato a fare la Poppea della situazione, se non fosse stato per una conversazione casuale avvenuta in seguito a uno dei miei classici sfoghi allergici.
Un amico mi ha riportato il caso di una sua conoscente, che passava tre stagioni su quattro a starnutire, all'incirca come me, e che una volta smesso di assumere latte aveva improvvisamente ridotto l'intero carico di muco a qualcosa di arginabile con un pacchetto di fazzoletti l'anno.

Moon e gli occhi di Gotham

Volevo sorvolare, ma non riesco a non considerare fondamentale in questo percorso il fatto di essere uscita allo scoperto. No, non è - dannato inglese - l'outing che si potrebbe pensare. Si tratta dell'aver pubblicato su Facebook di questa mia identità segreta. Senza scomodare Batman.

Esercizio fantasma

Aggiornamento in velocità, che oggi ho portato avanti ventordici lavori/progetti diversi e se non faccio almeno una breve pausa fondo.


Ho iniziato a fare flessioni. Ben 10-15 al giorno, diluite nell'arco della giornata e giusto se me ne ricordo. Non credo sia nemmeno considerabile esercizio fisico ma è comunque eoni avanti il non fare nulla. Non sono finalizzati a dimagrire chiaramente, perchè con le flessioni e per di più in questa quantità forse si brucia l'equivalente di un cucchiaino d'acqua, ma m'è presa l'idea balzana di riuscire a fare una trazione alla sbarra.

La salvezza sta nella frutta

Gli impegni, il caldo e una momentanea afflizione mi hanno impedito di aggiornare il diario con costanza. Ebbene sì, per 5-6 giorni il mio peso era aumentato senza che io riuscissi a capirne il motivo. Non son sicura di averlo scoperto, ma avendo reagito di conseguenza e visti i risultati immagino di aver visto giusto...


Torniamo indietro, al fatto che fa caldo. Decisamente troppo caldo per la mia sopportazione e non siamo nemmeno a luglio. Ogni anno una parte di me muore in estate e brama solo di rivedere le foglie rosse sugli alberi.
Ecco, normalmente in estate ingrasso. Per il semplice fatto che fino a quest'anno, estate, inverno o primavera che fosse, la mia alimentazione non cambiava in pratica di una virgola, e conseguentemente durante la stagione fredda bruciavo di più per riscaldarmi, perdendo un paio di chili. Niente di eccezionale ma schifo non mi faceva.

E - Eterna dannazione

Lunedì mancato, dannazione. Ma d'altronde potevo immaginarlo, con la festività in mezzo, che non sarei rimasta a casa. Quindi la bilancia ha dovuto attendere oggi per vedere soddisfatta la sua (mia) morbosa curiosità. E il responso è una linea di demarcazione, perchè ora sono esattamente sulla biblica linea che sancisce il muro tra normopeso e sovrappeso, almeno per le persone della mia altezza!

Addormentarsi contando le calorie

Un'altra settimana si affaccia e con lei la sesta tappa del mio viaggio.
Tutto procede e piccole scoperte mi fan gongolare di soddisfazione. Il mondo delle diete m'incuriosisce sempre più, più di quando fossi a dieta in effetti, anche se per certi versi tira fuori il peggio di me..
Leggere di persone in difficoltà, che rinunciano al piacere del cibo con dosi striminzite e cali di peso inesistenti mi stringe il cuore, ma quando le stesse criticano il mio metodo perchè non fa uso di bilancine e strazio finisco per leggere con piacere perverso dei loro meticolosi conteggi, e del loro panico quando non sanno come consumare l'ultima manciata di calorie della giornata senza squilibrare le percentuali dei nutrienti. Loro contano, io dormo serena.
Sono crudele, abbattetemi.


Non sei curvy, sei grassa

Lo ammetto, sono una persona flaccida e nonostante questo orribile (le persone grassoccie e rubicondamente gentili sono una balla). La pace interiore che sto trovando e l'amore per me stessa non sono sufficienti a rendermi meno misantropa.
La moda dell'anglofono è straripata e non c'è argine che possa ristabilire l'equilibrio cosmico. Non comprendo perchè l'autoscatto non sia mai stato ambito come lo è un selfie, che è la stessa identica cosa. Ma soprattutto non riesco a mandare giù il boccone di quelli che dietro agli inglesismi si nascondono, con la stessa efficacia di un alano che pensa di essere invisibile se cela il muso sotto un cuscino.

Foto by Serenah

#2 Mangiare ciò che si vuole / scheda riassuntiva

Oggi ho un po' di tempo. Tra scrivere cose a caso sulla gioia di aver lasciato lungo la strada un altro kg o scrivere un'altra regola, ho deciso che la regola sarebbe stata meno inconcludente. Spero di riuscire ad essere sintetica senza scordare cose, sic.

Quindi ecco la seconda, meravigliosa, regola: Cosa mangiare [tutto!]

Nota: cominciare a leggere e seguire questa regola solo dopo che si è utilizzata la prima per almeno qualche giorno, meglio una settimana. I concetti si assimilano meglio se ci si applica su una regola per volta.


Come fare /

1 • Prima di mangiare, durante i pasti o fuori pasto, bere 1 o 2 bicchieri d'acqua e aspettare. Soprattutto se è fuori pasto questo permette di riconoscere se si aveva davvero fame o se invece si aveva sete (i segnali a volte vengono confusi), oppure se era piuttosto una reazione nervosa a qualcosa, quindi un attacco di fame emotivo. In questo caso bere un bicchiere d'acqua e respirare aiutano anche a distendere i nervi.

2 • Si può mangiare qualsiasi cosa si abbia voglia di mangiare.
Tranne ovviamente in casi di allergie, cibi avariati, con ingredienti dubbi o altro che il buonsenso sconsigli (tipo una lampadina).

L'esaltazione del domani

All'inizio avrei scritto ogni giorno, presa dall'entusiasmo e per incoraggiarmi. Poi il lavoro e il resto hanno lentamente coperto di strati di polvere il blog. Nonostante questo non mi sono mai abbuffata, ho sempre mangiato con criterio, eventualmente avanzato quando non avevo più fame e tutti gli accessori. Un po' mi dispiace di essere meno mentalmente presa, ma dall'altro lato forse significa che sono entrata a sufficienza nel meccanismo da non necessitare di ripetermi ogni 5 minuti le regole. Mi manca la gioia iniziale dell'intraprendere il percorso, di avventurarmi in una cosa nuova... mi mancano forse anche i risultati eccezionali delle prime settimane, ma non mi lamento affatto!

Abbey Lee Kershaw

Alla faccia del Mac

Vorrei scrivere un sacco, ma son giorni impegnati, e per di più con l'arrivo del caldo e dell'estate, io che soffro di pressione bassa ogni anno mi ritrovo più morta che viva, colta da giramenti di capo e tutti gli accessori.


Ad ogni modo stamane la bilancia segnava esattevolmente la stessa cifra della scorsa settimana. E non è male per 3 motivi.
Primo: stazionare è meglio che riprendere peso, significa solo che dopo il calo iniziale mi sto assestando. Secondo: questa settimana sono stata da McDonalds, in pizzeria, al pub e pure a un rinfresco per festeggiare una (inutile) cerimonia religiosa. Credo che con questi presupposti chiunque sarebbe lieto di non essere aumentato. E terzo, ma non meno incoraggiante, altri 2 centimetri hanno abbandonato il mio girovita, e mentre il peso può variare per molti motivi, la circonferenza non credo diminuisca secondo l'umore degli astri.

Io continuo la mia non dieta col sorriso, e sempre più convinta. In fondo ho cominciato a metà aprile e non siamo ancora a metà maggio!

Moon [-4.1]

Questione di obiettivi

Io ooodio la mattina presto. Tutta questa luce, questa carica di energia post colazione; bah!
Tant'è che ogni tanto devo alzarmi pure io presto, e mi tocca pesarmi ore prima del solito, cosa che va a scombussolare tutta la statistica. Per fortuna all'inizio di quest'avventura mi sono misurata (o almeno ho tentato) in modo da avere altri parametri oltre al peso.
A parte che sono un po' impedita a misurarmi perchè non l'avevo mai fatto, e la mia forma a tronco non ha assolutamente nulla a che vedere col fatto che non volessi sapere quanto ero larga, diciamo che il metro è rassicurante. Nonostante le variazioni dei kg i cm sono un po' più affidabili e cambiano meno repentinamente. Stamani infatti la bilancia era un po' sfasata dall'orario, e il metro mi ha rassicurata dicendo che i 2 cm in meno continuavano a essere 2 cm.

Link alla foto originale

Don't panic then.

#1 Rallentare / scheda riassuntiva

Stamattina ho scoperto che alcune ragazze mi seguono su Facebook (?!), allora ho pensato che le regole potrei descriverle in maniera più schematica senza divagare sulle considerazioni personali, in modo che chi vuole consultarle possa farlo senza doversi prendere una mezza giornata di ferie.


Ripropongo quindi la prima, nonché principale: Rallentare

Nota: questa, come le altre regole, non necessita di essere applicata a una dieta o porzioni particolari, ma può essere abbinata ad entrambe se queste infondono più sicurezza.


Come fare /

1 • Per rallentare s'intende sedersi con calma a mangiare pensando esclusivamente al mangiare. Distrazioni come la televisione, libri, cellulari e simili vanno evitate, in modo da potersi concentrare esclusivamente sul mangiare, almeno all'inizio del percorso.

6, il Ritorno

Alla fine era colpa della maglia. E' sempre colpa della maglia.
Sì perchè se il lunedì ti pesi sempre in t-shirt e la volta dopo con la maglia pesante a maniche lunghe quella si piglia 3 etti come niente fosse, e 3 etti in un calo settimanale controllato non son mica zuccherini! Moon è un po' scimmia a volte.

Ad ogni modo triplo salto mortale all'indietro, metaforicamente. Il 6 è tornato a farmi compagnia sulla bilancia, e anche se adoro il 7 come numero, quando mi peso 6 è meglio. Nonostante non sia una betulla non sono nemmeno bassa bassa di statura, e non penso proprio che per la mia struttura serva arrivare a vedere il 5, il che significa che non manca troppo al traguardo ideale.
Oggi non ho molto da dire se non rilasciare endorfine sotto forma di gongolamento. E' semplicemente bello sapere che in poco tempo, ma pur sempre il tempo giusto, sto recuperando una forma umanoide, senza aver fatto la fame, senza esercizi o cibi strani, senza scervellarmi su cosa cucinare e in che proporzioni e a che ora.

Chi va piano...

Un altro lunedì alle porte, e spero che non sia in rialzo. Non ho motivi di sospettare tale catastrofico avvenimento, ma non si sa mai.


Intanto mi sono accorta che il fatto di rallentare influisce su tutto quello che faccio.
Nel lavoro ad esempio scandisco molto di più il tempo tra una cosa e l'altra, non accavallo più cento cose assieme, tra mail, modifiche, rettifiche e controlli vari, e la cosa buffa è che in questo modo lavoro più spedita. Ho smesso di arrovellarmi su come finire in tempo un sacco di cose, e facendole più in tranquillità le svolgo bene e in meno tempo, senza nessuno stress e trovando pure tempo da dedicare a me. Una figata cosmica!

Cambiare spaventa


Il percorso continua senza particolari avversità. L'unica cosa che mi turba è che mi sembra di mangiare troppo poco. Sì, lo so, suona strano detto da una persona che idealmente punta a ingerire meno carburante, ma lo trovo strano.

Non perchè mi senta affamata, quello no, sarebbe un problema. Semplicemente vedo le quantità di cibo che mangio e mentalmente le paragono a quelle che facevo prima, e mi accorgo della differenza. Magari è una visione distorta, e chiaramente non ho i mezzi per rapportare le porzioni di prima e dopo, ma in questo momento a vedere tale divario mi viene da domandarmi come mai non fossi ancora più grassa prima. Mi stupisco di non essere arrivata all'obesità considerando lo scarso movimento a cui a anche il lavoro mi costringe...

Dalla parte di chi comanda

Rallentare. Questa è la prima e fondamentale regola che sto seguendo.

Quello che in tanti anni non ho mai avuto è stato il controllo sul cibo. Potevo controllare me stessa, se aprire o meno il frigorifero, ma erano sempre e comunque azioni di placcaggio di una me che correva verso il cibo, attratta come una falena dalla luce. Quello che sto facendo è riacchiappare le redini del nostro rapporto.
Non mi va di essere sempre lo zerbino morto di [cibo] che porta a passeggio il chiwawa della Fame, sorregge pile di sacchetti mentre lei fa shopping e la scorrazza in macchina ogni volta che schiocca le dita. Rallentare è servito a questo: riappropriarmi del comando.

Figlie della stessa gabbia

E' Lunedì, che in quanto giorno della luna si sposa meglio di tutti alla scalata al successo di Moon. Non solo la bilancia ha confermato le mie sensazioni, ma è riuscita a strapparmi un porca pu[lzella] di bocca, perchè non mi aspettavo quella cifra. Non ancora almeno... Come mi ero ripromessa, comincerò a parlare delle regole e del metodo in generale.


Partirò da un paio di quesiti introduttivi, onde evitare l'effetto Scientology, in cui sciorino regole auree piovute da un cielo alieno: da dove le ho attinte? E funzionano sempre?

L'imparzialità dei numeri

Le regole sono delle bacchettone e pigne in culo, mi si conceda l'espressione. Per questo trovo meravigliose quelle che sto seguendo in questo periodo. Vorrei sdilinquirmi a spiegarle una per una, e lo farò, salvo che vorrei cominciare la campagna dell'Elogio Incontrollato da domani, quando per la seconda volta me la vedrò ufficialmente con la bilancia.

Dico ufficialmente perchè essendo un metodo che segue i bisogni della mente e gli umori del corpo è ovvio che i cambiamenti non siano repentini, di conseguenza pesarsi ogni giorno sarebbe stupido perchè variazioni in alto e basso possono avvenire per mille ragioni.
D'altro canto io sono stupida e mi peso ogni giorno. Per ora non riesco a farne a meno, ma almeno riesco a tenere a mente il fatto che qualsiasi cosa legga sullo schermo Non è decisiva.
Nemmeno la cifra che appare ogni lunedì dovrebbe dirsi decisiva in effetti, ma è umano aspettarsi almeno un calo di 1 etto ogni 7 giorni (della serie tipregotipregotiprego), anche se non è così.

50 sfumature di pasta

Pasta. In special modo quella zucchine e prosciutto (e manco a dirlo, panna). E' tipo il mio demone.
Una specie di creatura sensuale e traslucida, che ti guarda di soppiatto sotto una chioma di apparente salubrità. Si nasconde dietro la parola zucchine lei, che lascia desumere una certa dose di leggerezza vegetale. E ti frega.


Immagino che ogni persona abbia il proprio demone tentatore, e per coloro i quali la parola dieta è di frequente uso accompagnata da sospiri, i demoni sono esseri multiformi ma soprattutto multisapori. Vaporose donnone di meringa, ammiccanti americane dall'aroma di pancetta e prelibate mulatte al cioccolato. Parlo di figure femminili perchè diciamocelo, se un cibo dovesse personificarsi in un maschio sarebbe tutto fuorchè allettante.
Salutari ravanelli con gli occhiali e bistecche palestrate, al massimo.

White 74

Mi piace l'idea di iniziare dal bianco.
Pagina nuova, nuova chance. Non c'è spazio per preconcetti, idee inculcate in crani troppo giovani o mele bibliche. Nessun peccato originale da portarsi appresso.


La parola Dieta mi ha accompagnata per un lungo tratto della mia vita. Più o meno da 10 minuti dopo che per la prima volta è stato associato alla mia persona il termine Grassa [NdT: da mia madre].
Diete seguite più o meno lungamente, diete purificatrici e diete flagellatrici. Il solo suono della dieta ha avuto più volte il potere di mettermi una tale ansia addosso che di riflesso mangiavo di più.

Ed ecco che basta. Bianco. Niente più paura. Dieta non significa più nulla.
Ho iniziato a guardarmi attorno, a scandire i pensieri e cercare all'interno della mia testa una risposta. E dopo 2 settimane di zero dieta la bilancia segna in negativo, l'umore in positivo. La strada sembra quella giusta, e un paio di sfide sono già state superate con successo e somma soddisfazione.

Là in fondo la vedo. La me di fra qualche mese, e già ora ne sento su di me il riflesso. Magro sì, ma soprattutto sorridente...


Moon [-1.6]

-10kg senza dieta ♥ i miei risultati