Rallentare. Questa è la prima e fondamentale regola che sto seguendo.
Quello che in tanti anni non ho mai avuto è stato il controllo sul cibo. Potevo controllare me stessa, se aprire o meno il frigorifero, ma erano sempre e comunque azioni di placcaggio di una me che correva verso il cibo, attratta come una falena dalla luce. Quello che sto facendo è riacchiappare le redini del nostro rapporto.
Non mi va di essere sempre lo zerbino morto di [cibo] che porta a passeggio il chiwawa della Fame, sorregge pile di sacchetti mentre lei fa shopping e la scorrazza in macchina ogni volta che schiocca le dita. Rallentare è servito a questo: riappropriarmi del comando.