Bye Bye Boobs

Da un po' non scrivevo. Avrei voluto fosse a causa di giulive vacanze, piuttosto che farmi mettere al tappeto da eccessi di richieste estive e produttività, ma lungi da me lamentarmene perché adoro essere impegnata molto più che annoiata, e stare un pochino sotto pressione mi fa lavorare meglio. Il retro della medaglia ovviamente è che quando ho tempo non ho nessuna voglia di rendere a livello pratico le mille idee che partorisco sotto pressione, destinate quindi all'eterno scantinato della mente, con una punta di rammarico.

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In questo periodo ho dovuto lottare anche con l'accettazione di un cambiamento fisico non da poco. La scomparsa del seno. Per anni abituata ad avere un davanzale di gerani, di punto in bianco mi sono resa conto che erano rimasti giusto i sottovasi. Anni a credermi una popputa, quando erano solo riserve di grasso, le prime a sparire col calo di peso. Che ragazza fortunata.

Esteticamente non è stato un gran guadagno, soprattutto perché l'involucro è rimasto lo stesso di prima, ma in una settimana m'è passata anche quest'angoscia... Credo nell'istante in cui ho potuto indossare il pezzo sopra di un costume da bagno che usavo da tredicenne. In quel momento qualsiasi lagna o triste considerazione è stata soppiantata da feline sghignazzate.

Sono scesa di quasi 10kg senza quasi più accorgermene. A tratti mi sono trovata anche a sfidare la sorte imboccando la via del gelato o altre golosità di cui forse non avevo bisogno, ma evidentemente una volta imparato a stare in equilibrio non è così facile cadere, perchè senza pensarci finisci per mangiare meno la volta dopo. Non sono sicura di come funzioni, non sono più nemmeno sicura di star facendo qualcosa. Magari una volta innescato il meccanismo semplicemente funziona, ma trovo bizzarro e improbabile che anni di cattive abitudini possano essere estirpate in pochi mesi. Probabilmente è la serenità a rendere gli ingranaggi più oliati e a far funzionare la cosa. Le regole ogni tanto le ricordo e le uso con dovizia, ma nella maggior parte dei casi mi sembra davvero di non far nulla, di essere tornata a mangiare normalmente. Che la memoria corta abbia annebbiato il passato facendomi credere di essermi nutrita sempre a questo modo? Non posso escluderlo.

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Una cosa tuttavia trovo più strana, e a tratti deprimente, in tutta questa storia.

In più di un caso, con persone che continuano a lamentarsi del fatto che dovrebbero dimagrire, ho parlato del metodo che sto seguendo. Ci provo a spiegarlo con lo stesso entusiasmo che avevo una volta iniziato il diario. Mi pare pure di essere molto precisa nell'esporre tutto, eppure non funziona. Forse non so essere particolarmente incisiva nel parlato quanto nello scritto, o forse quando scrivo sono le persone a trovare il mio diario, e hanno quindi una mentalità ricettiva e più aperta di coloro ai quali rifilo la mia favola dal vivo. Fatto sta che nella maggior parte dei casi, pur posti di fronte all'evidenza di quasi 10kg in meno, e all'altrettanto evidente fatto che mangio tranquilla e non pratico sport, mi guardano come se stessi raccontando di aver visto degli oggetti volanti non identificati. Mi trattano da povera scema che non sa quello che dice, adducendo forse il mio risultato meraviglioso a un insolito colpo di fortuna, quasi che io fossi un raro caso della scienza e che per loro lo stesso procedimento non funzionerebbe perché loro questo e loro quello.

Questa cosa mi turba non poco

Mi tornano alla mente le regole e che per cominciare questo viaggio serva predisporsi mentalmente. Senza pensare a tutti i fallimenti del passato, senza convincersi di essere speciali e che per noi le cose non funzionino perchè siamo diversi. Ma mi sarei aspettata aria di sufficienza all'inizio, quando potevo essere vista come una disperata che tentava l'ennesima fuffa, non ora che posso con certezza dire che le regole funzionano.

La gente è davvero strana.

A volte penso che ami compiangersi e immaginare che le cose vadano storte per colpa del fato avverso, che le cose per funzionare debbano richiedere per forza sacrificio e non possano essere facili e alla portata di tutti. Che la felicità debba essere qualcosa per pochi eletti, così se anche si è infelici si può pensare sia una condizione comune.

Se davvero così fosse, sarebbe una verità davvero triste.

Moon [-9,4]