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Il virus dell'ingrassamento

Oggi è uno di quei giorni in cui penso di essere guarita dal mio rapporto sgangherato col cibo.
Aspetto sempre di stabilizzarmi su un peso e mantenerlo a vita per considerare archiviata la questione, ma tendo a pensare di essere arrivata a un buon punto del percorso.


Parlo di guarire come si trattasse di una malattia, anche se non si tratta di una patologia riconosciuta quella di cui soffrivo, e di cui immagino soffrano tante persone, ma forse non è sbagliato considerarla alla stregua di un'allergia o una influenza cronica.
Come la depressione in forma lieve può essere confusa con momentanei e comuni stati d'animo dovuti a fattori esterni, anche una relazione tormentata col cibo potrebbe considerarsi una versione edulcorata dei disturbi alimentari. So poco nulla di psicologia, e fatico addirittura a distinguerla dalla psichiatria, per cui non mi addentrerò in termini e teorie tortuose con le quali non ho alcuna dimestichezza. Ma lo stato di benessere che provo adesso non è affatto dissimile a quella mattina meravigliosa in cui ci si alza dal letto con la testa leggera e fresca, il naso che non gocciola più e l'assenza di raschio in gola, quel glorioso risveglio in cui non ci si sente più tutte le ossa rotte e si gode della ritrovata salute dopo una settimana di influenza ed emicrania.

Californication

E' successa una cosa strana. Sicuramente c'è una parola tedesca per descriverla.
In tedesco qualsiasi concetto che richieda una lunga descrizione è riassumibile con una sola parola. Lunga quanto cinque italiane, ma comunque un'unica parola. Quella di oggi potrebbe essere deHellistqvellaGnokkaFraulineinmeinSpiegel. Termine che definisce al tempo stesso il fatto che non conosco il tedesco, e la disconnessione momentanea del cervello, nella sezione atta al riconoscimento facciale. Ma non in un momento qualsiasi, nel momento in cui si passa di fronte al proprio riflesso.

Ricominciare a guardarsi

La giornata è iniziata col solito tuffo in internet per svegliarmi e levarmi di dosso le ragnatele del sonno. In tempo per tirare una capocciata sul fondo della piscina. Niente di meglio per cominciare la mattina che una craniata!


Dopo l'opera noiosissima di segretariato [rispondere alle mail, cestinare fascine di pubblicità e far colazione con gattini che rotolano dalle scale, che rallegrano sempre le ore più afose] ecco che mi mandano un video.

Non si parla di grasso, si parla di acne. Al contrario di un sovrappeso importante l'acne è qualcosa che si può mascherare, camuffare, anche nei casi più acuti di solito. Ma è qualcosa che ti porti appresso sempre, se non se ne va con l'età. Qualcosa che sta esattamente dove la gente guarda quando ti parla. Qualcosa che distrae dai tuoi occhi, dal tuo sorriso. Una parte di me vorrebbe equipararla al problema del peso, ma non credo sia possibile.

-10kg senza dieta ♥ i miei risultati