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Non sei curvy, sei grassa

Lo ammetto, sono una persona flaccida e nonostante questo orribile (le persone grassoccie e rubicondamente gentili sono una balla). La pace interiore che sto trovando e l'amore per me stessa non sono sufficienti a rendermi meno misantropa.
La moda dell'anglofono è straripata e non c'è argine che possa ristabilire l'equilibrio cosmico. Non comprendo perchè l'autoscatto non sia mai stato ambito come lo è un selfie, che è la stessa identica cosa. Ma soprattutto non riesco a mandare giù il boccone di quelli che dietro agli inglesismi si nascondono, con la stessa efficacia di un alano che pensa di essere invisibile se cela il muso sotto un cuscino.

Foto by Serenah

Partiamo dal presupposto che grasso non è un insulto, ma un aggettivo che va ad identificare una caratteristica fisica. Come alto, biondo, pallido. Il fatto che esistano persone meschine che lo usano come arma non lo rende una parola di per sè sbagliata o crudele; l'effetto destabilizzante che ha su di noi dipende da come noi ci sentiamo, dalla nostra fragilità, da quanto permettiamo che la cosa ci ferisca. Ma se si è grassi si è grassi, punto. Esistono sinonimi che vengono in soccorso e magari un robusto o un sovrappeso possono in qualche modo lenire un orgoglio ferito, ma non cambiano il fatto che si sia grassi. Nello specifico grasso significa che clinicamente si è sopra la soglia di quella che viene considerata una massa corporea normale e soprattutto salutare. Saltando a piedi pari l'angolo delle persone con una costituzione perfettamente sana che si vedono comunque grasse, e quelle estremamente gnocche che si definiscono tali solo per ricevere rassicurazioni e complimenti.. arriviamo alle curvy.
Perchè non si possa dire formose resta un'incognita, ma la cosa peggiore è che in quanto inglese il termine curvy sta raggiungendo la fama del suo compatriota, il suddetto selfie. Ormai è sulla bocca di ogni blog di moda: le skinny sono così out! Meglio curvy che fa più mainstream ed è trendy. Ahhhhh!

Già questo nubifragio di inglese sarebbe bastante a farmi rabbrividire, quand'ecco sbucare all'orizzonte quelle che si definiscono curvy. Di norma non sono modelle, non sono sosia della Bellucci e tanto meno hanno una forma armoniosa. Sono grasse. Come me. Alcune addirittura più larghe e sformate. E infilano la testa dietro al cuscino, senza rendersi conto che il resto continua a vedersi in tutto il suo sferico splendore, come il cane col muso dietro la tenda che fa tanto ridere.
In effetti è esattamente la stessa reazione che scatenano le persone sovrappeso, se non obese, che si dicono curvy: sono ridicole, e talvolta provo umiliazione di seconda mano quando leggo o sento simili affermazioni.


Non dico che chi ha chili di troppo dovrebbe vergognarsi di chissà quale colpa o restare nascosto in casa, sarebbe sbagliato, ingiusto e dovrei mettermi sotto chiave pure io in quel caso. E' legittimo sentirsi bene anche sovrappeso, apprezzarsi per come si è, anzi è una cosa meravigliosa accettarsi, perchè l'amore per noi stessi ci porta a vivere meglio e spesso porta a cercare di migliorarsi. Una persona che si disprezza tenderà a pensare che non vale la pena sforzarsi, che tanto farà schifo lo stesso e probabilmente si sfonderà di cibo per consolarsi. Lo stesso cibo che poi la farà sentire peggio. Una persona che decide di amarsi invece non smetterà di sapere che pesa troppo, ma riuscirà a cogliere i propri lati positivi e vivrà serenamente la sua condizione sapendo di avere il potere di cambiarla, se vuole. Magari proverà a fare uno sport, magari semplicemente non sentirà il bisogno di meringa alle 3 di notte perchè troverà più interessante leggere un libro.

Mi è stato chiesto se preferisco una persona ignara e felice a una conscia e infelice.
Non credo affatto che le possibilità in gioco siano solo queste, e non credo nemmeno che chi ci tiene a sottolineare di essere curvy lo faccia perchè soddisfatto del proprio corpo. Se si è chubby, pudgy o plump (svariati livelli di pienezza) e ci si attacca un adesivo di elogio non lo si fa per amore ma come consolazione, nel tentativo di trovare qualcosa da apprezzare in una cosa che per primi non si sopporta. Non penso davvero che siano ignare, e nemmeno felici, solo persone che cercano di mentire meglio a se stesse trasformando la realtà attraverso un uso diverso delle parole.
Conosco persone d'altro canto grassottelle ma soddisfatte, e non a caso uso il vezzeggiativo grassottelle perchè sono talmente consapevoli di quanto valgono che il loro aspetto diventa secondario (al massimo aggiornabile), sono divertenti e preferiscono ridere dei loro difetti.
Sono le diversamente magre, non curvy ma rotatory stradaly [cit.].

E io le amo. Loro si amano.
Se vi fa schifo essere in sovrappeso non etichettatevi, è denigrante. Piuttosto posate le Chipster e uscite a fare una passeggiata..

Moon [-5.1]

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