Un'altra settimana si affaccia e con lei la sesta tappa del mio viaggio.
Tutto procede e piccole scoperte mi fan gongolare di soddisfazione. Il mondo delle diete m'incuriosisce sempre più, più di quando fossi a dieta in effetti, anche se per certi versi tira fuori il peggio di me..
Leggere di persone in difficoltà, che rinunciano al piacere del cibo con dosi striminzite e cali di peso inesistenti mi stringe il cuore, ma quando le stesse criticano il mio metodo perchè non fa uso di bilancine e strazio finisco per leggere con piacere perverso dei loro meticolosi conteggi, e del loro panico quando non sanno come consumare l'ultima manciata di calorie della giornata senza squilibrare le percentuali dei nutrienti. Loro contano, io dormo serena.
Sono crudele, abbattetemi.
Ad ogni modo vagando per forum ho trovato alcune conferme interessanti.
Ad esempio il fatto di non contare affatto le calorie ha un valore aggiunto che non conoscevo, relativo al metabolismo. Il corpo umano è fatto per adattarsi, e siamo forse una delle specie più adattabili se si considera ad esempio la varietà di zone climatiche entro le quali viviamo.
Ecco, mangiando senza badare ai numeri si finisce ovviamente per ingerire quantità diverse di calorie di giorno in giorno, non necessariamente troppe o troppo poche, ma semplicemente diverse. Sicuramente l'altro ieri che c'era pollo con le patate fritte l'apporto calorico sarà stato più alto di ieri che ho mangiato verdure e tonno ad esempio. Questo dislivello fa sì che il corpo non riesca ad abituarsi a un regime, costringendolo a picchi e cadute che lo smuovono e gli fanno consumare di più. Al contrario, obbligarsi a un quantitativo fisso di calorie rende le nostre mosse prevedibili e permette al corpo di consumare di meno..
Non è una scoperta meravigliosa?
Ovviamente per chi conta le calorie no, non lo è, ma per me è come minimo una scoperta fichissima.
Fichissima quanto il peso aggiornato di questa sesta settimana.
Baci perversi dalla crudele Moon [-5.6]
Leggere di persone in difficoltà, che rinunciano al piacere del cibo con dosi striminzite e cali di peso inesistenti mi stringe il cuore, ma quando le stesse criticano il mio metodo perchè non fa uso di bilancine e strazio finisco per leggere con piacere perverso dei loro meticolosi conteggi, e del loro panico quando non sanno come consumare l'ultima manciata di calorie della giornata senza squilibrare le percentuali dei nutrienti. Loro contano, io dormo serena.
Sono crudele, abbattetemi.
Ad ogni modo vagando per forum ho trovato alcune conferme interessanti.
Ad esempio il fatto di non contare affatto le calorie ha un valore aggiunto che non conoscevo, relativo al metabolismo. Il corpo umano è fatto per adattarsi, e siamo forse una delle specie più adattabili se si considera ad esempio la varietà di zone climatiche entro le quali viviamo.
Ecco, mangiando senza badare ai numeri si finisce ovviamente per ingerire quantità diverse di calorie di giorno in giorno, non necessariamente troppe o troppo poche, ma semplicemente diverse. Sicuramente l'altro ieri che c'era pollo con le patate fritte l'apporto calorico sarà stato più alto di ieri che ho mangiato verdure e tonno ad esempio. Questo dislivello fa sì che il corpo non riesca ad abituarsi a un regime, costringendolo a picchi e cadute che lo smuovono e gli fanno consumare di più. Al contrario, obbligarsi a un quantitativo fisso di calorie rende le nostre mosse prevedibili e permette al corpo di consumare di meno..
Non è una scoperta meravigliosa?
Ovviamente per chi conta le calorie no, non lo è, ma per me è come minimo una scoperta fichissima.
Fichissima quanto il peso aggiornato di questa sesta settimana.
Baci perversi dalla crudele Moon [-5.6]
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