Lunedì. Il mio lunedì. Ma mio mio stavolta perchè ho fatto il giro di boa, che non so a cosa equivalga nei conti altrui (superare i diciotto anni, gli 'anta, vivere più a lungo di Albus Silente, ognuno ha il suo), ma nel mio significava superare l'età che aveva mia madre quando son nata.
L'anno scorso aveva vissuto il doppio esatto di me, mentre da ora questa distanza può solo che accorciarsi, quindi giro di boa. La cosa fondamentale è che, detto ciò, non cambia nulla.
Ho smesso di festeggiare i compleanni che ne avevo forse tredici, perchè nascere col caldo e a quattro giorni di distanza dal proprio fratellino è una pessima congiunzione astrale. In estate la gente migrava come le oche e il mio compleanno cascava nel dì esatto in cui metà delle mie amiche partiva e l'altra tornava, e questa seconda fettina era troppo stanca. Per una festicciola. Dopo esser stata in vacanza una settimana a riposarsi. Chiaro.
A questo si aggiunga la minicricca di Fratello, che guarda caso invece in vacanza non ci andava. Di anno in anno la gang del bosco diventava sempre più tumultuosa, le mie compagne di scuola latitavano (riflettendoci dopo vent'anni sospetto più per la mia popolarità che non per il mare) e la festa, rigorosamente in comune con Fratello, diventava un assalto di pirati in miniatura in mezzo a parenti che già allora non amavo vedere. Io e la mia amichetta stavamo sedute in un anfratto in attesa che l'agonia giungesse a termine.
Da allora mai più feste, solo catastrofi. Perchè per anni il 29 giugno ne son successe di tutti i colori. Gatti in fuga, ladri in casa, elettrodomestici che esplodevano. Credevo che le sfighe attendessero di proposito per dare un senso al mio compleanno, per renderlo un giorno diverso dagli altri. Un giorno che per fortuna non avrei rivisto per altri 365 giorni.
Poi è arrivato il mio Lupo, in una data compresa tra i due e tre anni fa. Cappello da cercatore di tesori perduti, sorriso da bucaniere e grandi braccia in grado di avvolgermi tutta, e proteggermi egregiamente a giudicare dalle cicatrici. Non sono accaduti più disastri da quando l'ho conosciuto. Probabilmente perchè ora a quelli ci pensa lui tutto l'anno, calamità com'è per i guai.
Soppeso la mia vita oggi, perchè è lunedì come quando sono nata. Ma soprattutto la soppeso oggi perchè è un bel giorno per farlo.
Non so cos'accadrà fra dieci minuti, ma in questo preciso istante tutto il mio mondo va bene. Luna ha il suo Lupo. La famiglia in senso stretto, tanto da contenere Madre, Padre, Fratello e gatti, sta bene. Il nostro negozio, dopo quasi tre anni, par iniziare a ingranare. Moon disegna e non litiga più col frigo.
Non è tutto perfetto, ma è meraviglioso, placido e mio. Anni e giri di boa non cambiano nulla, è la felicità, quella sola, che cambia davvero tutto.
Moon [-8,1]
PS [-10cm in vita e 47 monete di cioccolato]
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